All’inizio dell’anno, insieme alla lista dei buoni propositi, mi piace provare a pensare a quali viaggi vorrei fare nei 365 giorni seguenti, i miei #traveldreams2018 insomma. Penso di solito a tre mete che vorrei raggiungere: una in Italia, una in Europa, e una nel mondo. Senza limiti alla fantasia, ma con l’idea di riuscire veramente a realizzare almeno uno dei viaggi “ideali”. Il mio infatti è sia sognare che programmare!
Quest’anno ho provato a chiedere anche a Stefano. Dato che noi non ci troviamo mai d’accordo su queste cose, non siamo riusciti a fare una lista unica, dunque ognuno ha la sua. Inoltre lui è notoriamente un grafomane. Non sono riuscita a fermarlo e ha spiegato (forse troppo) in dettaglio quello che vorrebbe fare nei suoi viaggi. Sopportatelo, e curiosate un po’ anche nella sua lista!
Ecco i miei #traveldreams2018.
- In Italia: la Via Francigena Toscana. Abbiamo fatto tantissime volte dei viaggi on the road, ma mai nessuno a piedi. Ho letto però un sacco di libri sull’argomento perché ne sono fortemente incuriosita (uno fra tutti quello di Mattia Miraglio, che è arrivato dall’Italia all’Australia a piedi). Mi sembra naturale perciò cominciare a camminare proprio nella nostra regione, che è bellissima, e che ha un tratto di un cammino molto famoso, la Via Francigena. Sto cominciando a cercare di convincere Stefano a farlo a Pasqua, ci riuscirò?
- In Europa: Islanda. Mi attrae molto il grande nord e il grande freddo. Mi piace visitare paesi in cui è la natura a comandare, e penso che l’Islanda mi lascerebbe incantata. Perché ancora non ci siamo mai andati? Mi spaventano molto i prezzi e il fatto che in questo momento ci sia una vera e propria invasione di turisti che li ha lasciati un po’ impreparati. Il vero viaggio dei miei sogni in Islanda: in camper. Secondo me sarebbe perfetto.
- Nel mondo: Messico. Io sono un amante dell’Asia, ed è per questo che i nostri viaggi puntano spesso ad est. Per il Messico vorrei fare una eccezione quest’anno. E’ tra i miei desideri già da un po’ ed altre mete lo hanno sempre superato. Che sia il 2018 l’anno giusto?
Quelli di Stefano (quelli belli)
Non sono molto abituato a progettare (“sognare”) viaggi. Confesso che di solito è Gaia a dirmi: “Perché non partiamo per…?”, aggiungendo mete che mi paiono sempre assurde, pericolosissime o troppo costose. Poi in qualche modo facciamo il viaggio e scopro che, al solito, aveva ragione e ne valeva la pena. Quindi ho dovuto concentrarmi per pensare il mio terzetto (al contrario, cioè mondo, Europa, Italia), ho la fantasia fuori forma! Però, potendo sognare senza limiti di budget ecco quello che vorrei fare.
- Nel mondo: un viaggio di almeno 20/22 giorni – CALIFORNIA e HAWAII (oh, sono proprio lì davanti!) – Ipotizzo un bel volo Roma –San Francisco e un noleggio auto. Mi girerei la città (Golden Gate, porto, Lombard Street, mi perderei a Chinatown, nei quartierini più cool). Diciamo un paio di giorni? Poi farei rotta verso il parco Yosemite. Dormirei abbracciato a una sequoia gigante. Senza fretta, stiamo sognando, no? Potremmo scendere verso sud (e est) puntando su La s Vegas. Tocchiamo quindi il deserto del Nevada. Luci e casinò, almeno una notte dovrei spenderla qui. A questo punto il grande dubbio: rigirare verso Los Angeles, oppure ormai ci siamo, varcare la diga di Boulder e arrivare fino al Grand Canyon? Poiché tutto è possibile nella fantasia direi avanti, fino alla Monument Valley! Ultima tappa continentale sarebbe Los Angeles. La città di Fante e Bukowski! Un mito, un pellegrinaggio costiero lungo tutto il Sunset Boulevard. Facciamo anche windsurf da qualche parte? Perché no, magari a Santa Monica. A questo punto non rimane altro, con grande sprezzo del pericolo (e del risparmio) che un volettino verso le isole Hawaii: spiagge, relax, montagne, vulcani, windsurf. Una settimana? Ma facciamo anche dieci giorni! La prima isola è Honolulu, da qui direi di volare a comodo su Kahuai, Kahului Maui e Kona, ma potremmo fare anche un altro giro. Oppure anche solo rimanere spiaggiati-beati su una sola di queste meravigliose isole. Direi a questo punto Maui, così diventa una vacanza di windsurf. Vederlo più che praticarlo temo, ci sono delle onde assurde!
- In Europa: Le isole Lofoten – Un’Europa al limite? Meglio, uno dei limiti dell’Europa: le isole Lofoten. A nord che più a nord praticamente non si può. E’ un viaggio a tempo, nel senso che bisogna andarci in inverno, diciamo al massimo tra novembre e febbraio per avere la speranza concreta di vedere l’aurora boreale. Dunque Lofoten, Norvegia: mare, freddo, pesca, villaggi minuscoli, montagne e scenari bellissimi, uccelli marini, aggiungerei anche un po’ di mal di mare, che per me è sempre da mettere in conto in queste occasioni. L’itinerario è abbastanza semplice (da scrivere, meno da fare e pagare!). Si va su Oslo e Tromso. Si prende una macchina per Narvik poi si passa sulle isole: Hinnøya e Vesterålen. Infine arriverei a Stokmarknes, poi Melbu e Fiskebøl, in altre parole dalle Vesterålen alle Lofoten. Arrivati! Qui il nulla, cioè solo natura e freddo, bellissimo freddo boreale.
- In Italia: Puglia e Basilicata – Sapete che non sono mai stato in Basilicata? E neanche in Puglia? E’ grave? Sì, un po’ è grave. Per questo si potrebbe rimediare. Immagino un road trip Firenze-Barletta. E da qui mega sgambata fantozziana: Trani, Bari, Lecce, Leuca, Matera (poi un po’ di Dolomiti Lucane), e chiusura su Potenza. Un’orgia di Sud! Mi piacerebbe perdermi tra i trulli, le masserie, i frantoi campagnoli. Cercare i capolavori barocchi di Lecce, macinare chilometri su doline, gravine e terre carsiche (che a quanto pare NON esistono solo nei libri di geografia per le facoltà umanistiche – io studente di Lettere ero terrorizzato dallo studio della “dolina”). E poi ancora villaggi, chiese, città come Matera. Matera! Mi sto convincendo, questo trip va fatto e non solo progettato. Gaia?, Mi senti?