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Irlanda dalla A alla Z (Prima parte)

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A – Austisti degli autobus di Dublino

Inizio questo elenco partendo da una categoria di lavoratori che però secondo me sono rappresentativi del popolo irlandese: gli autisti degli autobus di Dublino. Avete una domanda su una indicazione? Non sapete come fare per andare in un posto preciso della città? Chiedete a loro, vi aiuteranno sempre e saranno super disponibili. Noi avevamo fissato come punto di ritiro della macchina a noleggio non l’aeroporto, ma l’ufficio Hertz in città e non avevamo la più pallida idea di come fare a raggiungerlo. Così abbiamo chiesto ad un autista e lui, gentilissimo, visto che non lo sapeva a chiesto a tutti i suoi colleghi, finchè non ne ha torvato uno che passava di lì davanti e ci ha detto il numero dell’autobus giusto! Cioè, scusate, ma ve la immaginate una scena così in Italia? Io decisamente no! 🙁

B – B&B

I B&B rappresentano la sistemazione ideale in Irlanda. Li potete trovare dovunque, anche nei luoghi veramente sperduti, e vi faranno assaporare un po’ della vera vita degli irlandesi. I proprietari solitamente avranno voglia di parlare con voi e saranno disponibilissimi a rispondere ad ogni vostra curiosità. Le camere sono sempre calde e accoglienti e le colazioni gustose. Ho visto tanti italiani in giro che si rifiutano perfino di assaggiare la tradizionale irish breakfast..bhè, non sanno quello che si sono persi! Lo so che mangiare tutte quelle cose unte, grasse e salate per colazione non fa parte della nostra cultura, delle nostre abitudini, ma in questo caso vale la pena di provare e di stabilire una nuova abitudine almeno per i giorni della vacanza! Non si riesce a capire fino in fondo una cultura e un paese se non si mangia come le persone che ci vivono!

C – Confine tra Irlanda e Irlanda del Nord

Il confine tra l’Irlanda e l’Irlanda del Nord è il confine più pazzesco che io abbia mai visto. Ad un certo punto (ma totalmente all’improvviso!) le distanze sui segnali stradali non sono più indicate in km ma in miglia, non accettano più gli Euro e la bandiera non è più quella irlandese ma quella del Regno Unito. Non ci sono cartelli, nulla di nulla! Eppure nei giorni che abbiamo trascorso a Derry l’abbiamo attraversato diverse volte per cui ce ne saremmo accorti di sicuro!

Tra l’altro l’Irlanda del Nord è veramente molto bella e poco presa d’assalto da folle di turisti. Derry e il Giant’s Causeway decisamente meritano!


D – Dublino

Dublino tutto sommato è una bella città, certo non strabiliante, ma sicuramente sarebbe un ottimo posto in cui vivere. Non ci sono tantissime cose da vedere, fatta eccezione per la ricostruzione dello studio di Francis Bacon, la Guinnes Storehouse, il Temple Bar e il St. Stephen Park. Per il resto è una città da vivere. In un posto del genere, una città piccola, è bello camminare per le strade, tra la gente, bere una birra a uno dei mille pub, fare un giro al mercato, leggere un libro nel parco. Una vita rilassata insomma, non alla turista giapponese! 😉

E – Estremo nord dell’Irlanda (Malin Head)

Di questo posto fantastico mi è rimasta impressa una cosa: il vento. Quando ci siamo stati noi infatti era una bella giornata limpida, ma tirava un vento fortissimo, così forte che quasi non si riusciva a stare in piedi! Un posto fantastico e selvaggio, dove ci sono solo il mare e il vento.

F – Fly&Drive

La formula fly&drive (che tradotto significa “vola a Dublino e poi noleggia una macchina per girare tutto il resto dell’Irlanda”) si è rivelata perfetta. I posti più belli dell’Irlanda infatti sono quelli più desolati e selvaggi, di conseguenza diventa complicato spostarsi esclusivamente con i mezzi pubblici perchè si rischia di perdersi i luoghi più belli del viaggio. Oppure, se non siete come me e quindi siete belli sportivi e allenati, potrebbe essere fantastico spostarsi in bicicletta. Ma come vi ho detto, non fa per me! 🙂

G – Gaelico

Prima di partire c’era stata una diatriba tra me e Brontolo sulla lingua gaelica perchè io avevo proposto di ascoltare le lezioni di Pimsleur di Gaelico e lui si era rifiutato dicendo che non era una lingua vera, che nessuno la parlava. Ala fine nessuno di noi due aveva pienamente ragione. Abbiamo chiesto a qualunque irlandese ci sia capitato a tiro se parlasse gaelico e ben pochi ci hanno detto di sì. Tutti ci hanno parlato delle difficoltà per impararlo a scuola, del fatto che il governo premiava con buoni risultati scolastici chi avesse svolto gli esami in gaelico (magari anche con l’ammissione al Trinity College, dove esiste un dormitorio esclusivo dove viene ammesso solo chi parla correntemente gaelico), che in alcune zone è la lingua che usano le persone per esprimersi ecc., ma fine lì.
In realtà alla fine la notizia che mi ha colpita di più nella nostra piccola indagine è stata la cosa che ci ha raccontato il nostro ospite del B&B di Derry. Il gaelico, ci ha spiegato, era ed è diventato una bandiera, un simbolo, per gli irlandesi cattolici di Derry, un modo per dimostrare la loro reale appartenenza e anche per farsi beffe dei soldati britannici ai tempi dei Troubles (se tra loro parlavo gaelico gli inglesi non avrebbero potuto capirli!).

H – Hurling

Gli irlandesi sono fissati con l’hurling tanto quanto noi siamo fissati con il calcio. Ovunque vedrete campi della G.A.A. (Gaelic Athletic association) e bandiere con i colori delle squadre! Noi siamo capitati nel bel mezzo della folla che si stava recando a vedere la partita Cork (colori bianco e rosso) contro Kilkenny  (colori giallo-nero; per la cronaca il Kilkenny ha vinto) e sinceramente non ci saremmo mai aspettati tanta passione per questo sport!
Come sport credo che assomigli abbastanza al calcio, visto che comunque si tratta di un gioco di squadra, con una porta (e un portiere!) in cui infilare una palla. La differenza sostanziale è che si gioca con una mazza (da hurling, appunto) che lo fa assomigliare anche ad altri tipi di sport anglosassoni come il lacrosse.
(Se vi interessa saperne di più potete consultare la pagina dedicata di Wikipedia)

I – Inishmore (o Inis Mór)

Inishmore è l’isola più grande dell’arcipelago delle Isole Aran. In estate viene preso d’assalto dai turisti, ma riesce comunque a conservare un fascino misterioso…

L – Litri di Birra

Litri di birra (anche se sarebbe più corretto dire pinte di birra! :)) sono quelli che scorrono in Irlanda, in qualunque paese vi troviate. Per gli amanti non c’è che l’imbarazzo della scelta. Il nostro consiglio? Provate la Smithwick, una birra rossa che viene prodotta a Kilkenny (e di conseguenza esportata in tutto il mondo con questo nome!). A noi è piaciuta un sacco!

M – Musica irlandese

Da una parte quella della musica tradizionale irlandese mi è sembrata un po’ una trappola per turisti. Dovunque potete comprare CD, tin whistle, spartiti ecc. Poi mi sono dovuta ricredere. Una sera siamo andati alla Puck Fair a Killorglin, una festa tradizionale in cui non c’era nemmeno un turista (gli unici eravamo noi) e l’ultima sera avevano organizzato un concerto, provate ad indovinare di cosa? Ma di musica tradizionale irlandese, ovvio! E vedessi la gente come era convinta a ballare e cantare!

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Questo articolo ha 4 commenti

  1. Fabiana

    piacere di conoscerti…e grazie per questo viaggio virtuale…

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