Il lupo perde il pelo… Ma fa sempre la valigia all’ultimo minuto! Anche quando la valigia è la valigia per il parto e la partenza – scusate il gioco di parole – è in piena notte durante il lockdown di una pandemia mondiale.
Sì, io e Gaia siamo incorreggibili, le nostre valigie sono sempre “quelle dell’ultimo minuto” e la borsa per l’ospedale non ha fatto eccezione. E se il nostro blog ultimamente è andato a rilento, ora siamo pronti a tornare in pista, con una curvatura tutta nuova a quanto pare: viaggi, cibo e neonati!
La famiglia si è allargata e poiché non è vero che tutte le famiglie felici sono uguali, noi -pur molto felici – abbiamo dovuto affrontare il lieto evento in un mondo impazzito. Causa virus maledetto. Niente liste nascita in giro per negozi quindi, niente parenti e amici vicini per dare (buoni?) consigli, niente corso preparto in cui chiedere informazioni.
I nostri migliori amici e unici confidenti – negli ultimi mesi di isolamento sociale dovuti al Covid-19 – sono stati i corrieri! Ormai quasi tutti ci salutano per nome. Infatti, nonostante la clausura, poteva Gaia non sperimentare e comprare il comprabile on-line in vista della nascita?
Non parlo della lista base di oggetti consigliata dagli ospedali. Quelle sono relativamente facili da comprendere e da mettere insieme. Ogni ospedale ha la sua, alcune molto dettagliate altre molto basic (qui trovate comode comode le liste di tutti gli ospedali d’Italia).
Sto parlando delle cose utili per il parto raccomandate dalle mamme, non dagli ospedali, ma che secondo Gaia hanno davvero fatto la differenza subito dopo la nascita di nostro figlio, durante i giorni (splendidi senza dubbio, ma anche piuttosto stancanti…) da passare in ospedale. Lascio così il resto del post alla neomamma, con le sue impressioni dirette sui vari prodotti.
Ecco quindi, secondo Gaia, la lista di 10 cose assolutamente indispensabili da mettere nella valigia per il parto in ospedale!



- : tutti consigliano di tenere il bambino più possibile a contatto nelle prime ore dopo la nascita, ma nessuno ti dice quanto sia difficile e stancante farlo con i dolori del post parto e con tutte le paure da neomamma. Con questa fascia io ho risolto tutti i problemi. Perché questa fascia e non altre? Perché è ‘preannodata’, quindi è comodissima e facilissima da indossare, anche per chi non ha voglia di imparare l’arte delle legature del babywearing. In più, una volta a casa, è diventata la fascia che usa Stefano per calmare il piccolo Zeno!
- : in genere i cuscini per l’allattamento sono supergiganti, per cui metterlo in valigia non sarebbe stato possibile. Questo invece è compatto, ma comunque molto comodo. In ospedale il letto prevedeva un solo cuscino, per cui mi è stato davvero utile avere un ulteriore supporto per allattare il piccoletto. E adesso lo uso ancora ogni volta che allatto, perché ha una forma fatta apposta per prevenire la testa piatta!
- Olio spray Vea Bua: ho provato a preparare i capezzoli all’allattamento a partire dall’ottavo mese, ma credo che nessun massaggio e nessuna crema possano realmente prepararli. Alla fine i primi giorni mi sono venute delle piccole ragadi perché Zeno, anche se piccolo, era particolarmente vorace. Con questo olio spray, dato subito dopo ogni poppata, ho risolto in brevissimo tempo il mio problema. Esiste anche la versione liquida classica, ma io preferisco questa perché è più pratica.
- Reggiseno allattamento morbido Medela: sul capitolo reggiseno per l’allattamento mi sono documentata per ore su internet, perché non riuscivo a capire bene che taglia prendere, visto che non si sa mai bene come possa diventare il seno dopo l’arrivo della montata lattea. Alla fine ho scelto di prendere questo di Medela, perché è supermorbido, e lo fanno solo in tre taglie, quindi è particolarmente ‘adattabile’.
- Peri Bottle: questa strana bottiglia mi ha salvato la vita. Subito dopo il parto fare la pipì mi sembrava una cosa impossibile. Con questa ci sono riuscita e l’ho usata anche i giorni dopo per lavarmi. L’ho scoperta sui siti anglosassoni, e per loro è ancora più fondamentale perché non hanno il bidet!
- Tintura madre di Calendula: questa va in coppia con la bottiglietta del punto cinque. La calendula è un calmante naturale, la aggiungete all’acqua con cui vi lavate e vi darà un po’ di sollievo.
- Integratore di fibre tipo Psyllogel: dopo il parto non è un problema solo fare la pipì. Queste fibre, prese con tanta acqua, fin da subito dopo il parto, dovrebbero agevolare la questione. Mi hanno aiutato!
- Assorbenti post parto Lines Maternity: in ogni lista dell’ospedale troverete sicuramente l’indicazione di portare gli assorbenti post parto. Non indicano però che tipo di preciso, e, cercando informazioni, ho scoperto che ne esistono due tipi. Quelli belli alti che vanno con le mutande a rete usa e getta, e quelli fatti tipo pannolone a mutandina. Nell’indecisione più totale li ho comprati e provati entrambi, per cui vi do il mio consiglio spassionato: comprate quelli a mutandina. Sono comodissimi e non vi sporcherete MAI (cosa che invece mi è successa con gli altri…). Ne esistono vari modelli: io ho scelto questi della Lines visto che dovrebbero essere fatti apposta e mi sono trovata benissimo.
- Felpa aperta con la zip: in sala parto c’è freddo ed è bellissimo fare il pelle a pelle con il vostro bambino appena nato. Per questo è fondamentale avere una felpa aperta con la zip e possibilmente bella ampia, da contenervi entrambi. Io ho usato quella che avevo comprato mentre ero incinta quando le felpe normali non mi si chiudevano più.
- Tarallini e succhi di frutta: fondamentali! Perché nei giorni in ospedale ho avuto fame SEMPRE e soprattutto agli orari più disparati. Io mangio di tutto, cibo dell’ospedale compreso, ma la mia fame era proprio tanta. Non so cosa abbia pensato la mia compagna di stanza quando ha sentito che mangiavo tarallini alle tre di notte!
Se la mia lista vi ha appassionato e siete interessati a comprare in prodotti di Koala Baby Care vi lascio il mio codice sconto del 10% (valido fino al 31 agosto 2020)!
PATATAKBC