PROGETTI “RIVOLUZIONARI”
No, non è il nostro primo progetto di viaggio, anzi non è il mio primo progetto di viaggio. Ma andare in Messico è più di un’idea, più di un abbozzo. Ogni tanto al sottoscritto, prosivendolo del blog, piace contrastare la proprietaria e organizzatrice indiscussa di itinerari e affini (la subcomandante Gaia) e proporre mete alternative, trip strampalati, progetti sgangherati. I miei precedenti sono la Russia e le Isole Pontine, tutti viaggi magnifici prodotti dal giardinetto stupendo della mia fantasia, ma ancora non realizzati. Ah! Ma questo sarà diverso, visitare il Messico ci riuscirà, questo lo faremo… Per raggiungere il mio obiettivo userò la psicologia e il marketing del sentimento.
MESSICO, ARTE, DONNE
Gaia mi dice sempre che sono troppo interessato alla “questione maschile” e che in genere non riconosco l’alto contributo femminile alla letteratura (i miei scrittori preferiti sono quasi tutti uomini), al cinema (idem per i registi) e alle arti in genere (idem per pittori, scultori, poeti, e avanti). Con alcune spettacolari eccezioni, certo, ma sono tutti uomini. Sono un porco sciovinista? Porco ancora ancora, senza offesa per i suini, ma misogino no. Per questo voglio andare in Messico! Che c’entra? Ma è ovvio… Frida Khalo è tra i miei pittori preferiti. Se a Gaia propongo di visitare il Messico per ripercorrere la biografia di Frida, non potrà certo rifiutare, no? Sarò pure un porco, ma un porcello geniale.
UN’IDEA BRILLANTE PER VIAGGIARE IN MESSICO
Messico allora e que viva siempre! Così mi sono messo a fare ricerche su internet, a studiare un itinerario serio per visitare i luoghi della pittrice, per tenere insieme mare (le spiagge di Cancun), monti, pianure, indigeni, spagnoli, creoli, cantanti mariachi, monumenti, povertà e tradizione, il Chiapas, lo Yucatan, e le nuvole, non ci scordiamo delle nuvole, come canta la strafamosa canzone. Così ho scoperto che alcune menti illuminate avevano già avuto la mia stessa idea, ovvero abbinare il Messico a Frida: con un hashtag pure, #followfrida, che sembra fatto apposta per me!
Ho approfondito: le proposte sembrano serie, forse followare Frida mi semplificherebbe di gran lunga l’organizzazione e forse, potrei dedicare più tempo al convincimento della consorte. Sì, that’s the way!
VISITARE I LUOGHI DI FRIDA KHALO
Quello che serve però, oltre a un tour operator con cui fare il viaggio, è una linea seria, una proposta “blindata”, per catturare la fantasia artistica di Gaia (che alla fine è forse perfino più amante della pittura di me). E quindi con ordine le proporrò / vi proporrò di inserire queste tappe fondamentali fridakhaliane nel nostro viaggio messicano (oltre al mare e a tutti i siti Maya, sia chiaro…):
- Una sosta a Coyoacán, area di Città del Messico dove la “nostra” Frida ha vissuto e dove c’è la sua “Casa Azul”, fulcro geografico del cosmo della pittrice, oggi museo.
- Sempre nella capitale messicana, Città del Messico, il barrio di San Juan, vicino a Coyoacán, dove Diego Rivera e Frida abitavano nei loro primi anni di amore. Qui c’è il Museo Casa Estudio Diego Rivera y Frida Kahlo,
- Museo per museo, mi farei anche il Dolores Olmedo, a Xochimilco, altro quartiere di Città del Messico. Per comprendere l’arte di Frida e il contesto messicano, ma anche perché il museo stesso è all’interno di giardini acquatici, veri e propri orti galleggianti, che si dice siano parecchio belli.
- Cambio di scenario per Cuernavaca, la città più importante dei dei Morelos. Luogo di storia atzeca e, pare, metà di passeggiate e viaggi della coppia Frida/Diego: qui, vicino alla cattedrale cittadina, nella Casa de la Torre, c’è un museo dove si trova uno dei famosi Autoritratto con scimmia della nostra Frida.
- Potremmo poi spostarci verso oriente, al Museo de Arte di Tlaxcala, dove ci sono alcuni quadri che Frida dipinse da ragazza, quando giovane e ribelle frequentava i circoli socialisti messicani.
- E poi potremmo metterci due luoghi “sacri” che hanno meno a che fare con la biografia di Frida in senso stretto, ma molto con la sua “messicanità”: Teotihuacan, il posto sacro agli dei, patrimonio dell’UNESCO, il sito delle due piramidi del Sole e della Luna, i simboli del maschile e del femminile, le forze vitali che in tante varianti di significato anche Frida ha rappresentato nei suoi quadri. E chiudere con Tehuantepec, altro grande luogo di culto mesoamericano, nell’area di Oaxaca; centro religioso e culturale, dove le donne hanno un grande peso (diventando una fonte di ispirazione per Frida, per via dei loro costumi e del folklore cittadino).
ANDREMO IN MESSICO DAVVERO?
Non male vero per un misogino pseudo-letterato, no? Posso farcela a convincere Gaia? Io già mi ci vedo con la boccia di tequila e un sombrero d’occasione calato sulle orecchie. Durante il viaggio potrei perfino farmi crescere i baffi, molto macho, come l’adorato Marlon Brando in Viva Zapata! il film del 1952 su sceneggiatura di – udite, udite – John Steinbeck. Come dite? Ancora solo riferimenti culturali maschili? Troppa virilità? Per favore, abbiate pietà. Vengo alle marce per il movimento #metoo, mi vesto di rosa confetto, abbraccio la mia parte femminile, ma lasciatemi Marlon come riferimento, vi scongiuro: salvate il colonnello Kurtz!
