Del perché visitare un’Umbria “sconosciuta” e bellissima abbiamo già scritto ampiamente. Ora, come promesso, è il tempo di un paio di dritte su dove dormire nella zona di Città della Pieve (e volendo Monteleone d’Orvieto, Piegaro o Parrano) ovvero tra le province di Terni e Perugia, in una campagna stupenda e piena di sorprese.



Al di là del racconto di viaggio, per una volta, quello che ha colpito di più me e Gaia sono state le persone che ci hanno ospitato. Voglio dire, si può fare turismo in molti modi, o meglio, si può viaggiare con intenti e mezzi differenti, ma quanto è raro incontrare persone che nel proprio lavoro mettono una parte di quello che sono? Una parte non piccola e non legata solo al profitto. Questa è una delle “sorprese” inaspettate di una breve fuga vicino casa, in Umbria. Aver conosciuto due realtà, due agriturismi, due aziende agricole che non solo abbinano produzioni tipiche ad accoglienza di livello, ma aggiungono un di più, umano, fatto di chiacchierate, storie personali – non mi vergogno a dirlo – emozioni.
Infatti quelle di Cesare e Maria e quella di Rita sono storie diverse e in qualche modo complementari, e danno, secondo me, un ottimo quadro di come si dovrebbe fare accoglienza e promozione del territorio, abbinando un modello di produzione eco-sostenibile a un progetto di accoglienza alternativo ma autentico.
CESARE, MARIA: UN LUOGO DELL’ANIMA, CASA ANTHEIA
La loro sembra la classica storia che spesso rischia di finire male: due professionisti piemontesi a un certo punto della vita, forse stanchi di una routine pressante, letteralmente “mollano” tutto e iniziano a ristrutturare un casale enorme nel mezzo dell’Umbria più selvaggia. Appunto, sembra. L’esito infatti è un altro, condensato nell’Agriturismo Antheia. Il nome qualcosa dovrebbe far capire: antheia, cioè fiore, boccio. Antheia era una delle Grazie nella mitologia greca. Nome azzeccato direi: non solo Cesare e Maria riescono in un recupero edilizio da manuale, ma creano un’azienda agricola moderna, sfruttano metodi di coltivazione innovativi, aprono un agriturismo e sfornano una serie di trovate enogastronomiche geniali, molte costruite attorno a un prodotto tipico ma di nicchia di queste zone, lo zafferano. Menzione d’onore – fra tutte le loro invenzioni – per lo sciroppo di zafferano, noi l’abbiamo sentito sulla ricotta e sul gelato fiordilatte… Incredibile.



Dovreste stare da loro per la capacità di coinvolgere che Cesare e Maria hanno dimostrato con noi, per la loro produzione di olio, piccola ma di qualità eccellente, per la loro caparbietà imprenditoriale che non è mai disgiunta da un’umanità di fondo, dalla comprensione per i bisogni dei viaggiatori, dal rispetto profondo dell’ambiente, quello della campagna umbra, che è il loro presente, il loro lavoro e – si vede – la loro gioia.
RITA, UN AGRITURISMO VERO: IL CORNIETO
La storia di Rita e dell’Agriturismo Il Cornieto è diversa, forse complementare alla precedente. Una famiglia di tradizione contadina la sua, Rita ha “riscoperto” la passione per l’agricoltura e l’ospitalità un po’ alla volta, giungendo alla conclusione che una coltivazione di olio di qualità, abbinata alla gestione di un agriturismo vero, possono essere la risposta per chi cerca un turismo slow, di qualità, a contatto con la natura e in accordo al ritmo delle stagioni.



I momenti più belli che io e Gaia abbiamo passato qui sono state le passeggiate nell’oliveto e le lezioni che la stessa Rita ci ha fatto sulle sue varietà di olive che fa crescere in monocoltura: Leccino, Moraiolo, Frantoio. Le abbiamo anche assaggiate tutte, in una degustazione spettacolare, con tanto di esperta ricercatrice che spiegava la chimica dell’olio, tabelle di comparazione e dettagli tecnici. Qui infatti l’olio è un alimento quasi sacro, e le sue proprietà sono esaltate dalla competenza nella coltivazione.



Un paragrafo a parte meritano la gestione dell’orto biologico e la cucina del Cornieto: abbiamo fatto delle colazioni pazzesche, con dolci fatti in casa, sfornati apposta per noi e, davvero, tanta cura nei dettagli.






Bellissima, ci sono stata quest’estete ma per poco tempo, non ho soggiornato! Mi sarebbe piaciuto vedere meglio questa parte dell’umbria che mi ha affascinato molto! Ci farò un pensierino… 😉
Per noi è stata una vera sorpresa, non ci aspettavamo una zona così bella!