Visitare Firenze una seconda volta: tre musei per chi torna in città

Visitare Firenze una seconda volta: tre musei per chi torna in città

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CHI NON È STATO UNA VOLTA A FIRENZE?

Tutti o quasi sono passati dalla città toscana, tutti conoscono i suoi luoghi più famosi: Santa Maria Novella, il Duomo, Ponte Vecchio, gli Uffizi, Palazzo Vecchio, Piazzale Michelangelo, la Cupola del Brunelleschi, il Battistero. Firenze è una delle città più ricche di storia e di arte del mondo intero, per raccontarla non basterebbe tutto un blog, figurarsi un solo articolo!

Per fortuna le risorse on-line sono sterminate. Se arrivate a Firenze per fare incetta di cultura senza avere idea di dove andare o cominciare di preciso, un semplice articolo del magazine di Expedia vi elencherà i 10 musei assolutamente da non perdere in città. Importanti certo, ma di sicuro non tutti, né forse, all’occorrenza, i più “fiorentini”. Senza la pretesa di rivelare misteri riservati a pochi eletti, senza titoli da clickbait stile “I sette segreti di Firenze”, per una volta a me e a Gaia piacerebbe fare i ciceroni di casa nostra, raccontare cioè delle nostre visite ad alcuni musei fiorentini tra i più belli (e meno noti).

LA MI (RI)PORTI UN BACIONE A FIRENZE

Questo post è per i conterranei e per quei viaggiatori che vogliono tornare a Firenze magari una seconda (o una terza) volta, per approfondire, completare, aggiornare i propri percorsi. Io e Gaia potremmo anche iniziare – ci stiamo pensando – una serie di post per chi vive in Toscana o per chi torna in Toscana: insomma dare risalto a luoghi fiorentini d.o.c. che difficilmente il turista del week-end inserirà nei suoi itinerari e che anche qualche toscano sicuramente non avrà visitato con la scusa del “tanto sono lì, prima o poi ci vado”.

IL MUSEO DI SAN MARCO

Piazza San Marco, 3 – Firenze

Chiesa di San Marco a Firenze
Veduta della facciata della Chiesa di San Marco, accanto al museo – photo credit

Situato in centro-centro, a due passi dal Duomo, questo museo è stata una rivelazione. Confesso di averlo scoperto solo qualche anno fa, grazie ad un’amica appassionata di arte. Il museo vero e proprio è solo una parte di quest’antico (ed enorme) complesso conventuale. La sua storia è antica ma la sua fama è sicuramente di epoca rinascimentale. I Medici hanno lasciato una pesante impronta, facendo del Convento uno dei punti chiave del loro potere in città. Qui sono passati artisti del calibro Beato Angelico, Antonino Pierozzi e Fra’ Bartolomeo, umanisti come Pico della Mirandola o il Poliziano, a studiare. Qui nel 1489 il mitico Savonarola iniziò la sua campagna moralizzatrice che alla fine lo portò sul rogo.

Quello che mi ha colpito di più però sono gli affreschi del Beato Angelico, presenti in numero straordinario e quasi in tutte le celle dei monaci. Si trova in questo luogo una delle più note Annunciazioni del frate-pittore, forse la più bella, del 1442. Rimanete in silenzio a osservarla. Guardate il colore azzurro delle vesti della Madonna. Guardate le ali dell’angelo Gabriele. Nota a margine: le altre Annunciazioni sono al Prado, a Madrid, a Cortona e nella piccola Firenze di “noialtri” (casa mia e di Gaia) ovvero San Giovanni Valdarno.

Annunciazione di Beato Angelico
Annunciazione del Beato Angelico nel Museo di San Marco a Firenze – photo credit

Scusate se è poco ma ci sarebbe anche una spettacolare Ultima cena del Ghirlandaio, nel Refettorio piccolo. Toscani, fiorentini, viaggiatori e turisti di ritorno, nonché amanti dell’arte: visitate questo museo.

PALAZZO MEDICI-RICCARDI

Via Cavour, 3 – Firenze

I Medici, si sa, erano leggermente megalomani. Serie televisive a parte, basta entrare nelle Cappelle Medicee: pensate solo che fra le tombe di famiglia i Medici hanno tentato di spostare niente meno che il Santo Sepolcro, con tanto di piani per comprarlo o rubarlo alla città di Gerusalemme. Il palazzo non fa eccezione. È mastodontico. Massiccio, immagine architettonica del potere. In realtà Cosimo – il patriarca della famiglia – evitò di strafare e commissionò l’opera all’architetto Michelozzo, progettista ben più sobrio del primo incaricato ipotetico, ovvero il Brunelleschi.

Oggi Palazzo Medici-Riccardi è al centro del quartiere mediceo di Firenze, tra Via Cavour, il Duomo e le chiese di famiglia, ovvero San Marco e San Lorenzo.

Palazzo Medici Riccardi - Tre musei per chi visita Firenze per la seconda volta
Il cortile interno di Palazzo Medici-Riccardi: in primo piano la statua di Orfeo di Baccio Bandinelli

Le stanze del palazzo, in parte convertite a sede del governo Metropolitano (la vecchia Provincia), vi faranno assaggiare cosa vuol dire comandare una città ed essere ricchi fino all’inverosimile. Ammirate a naso all’insù la Cappella dei Magi, un affresco (capolavoro) di Benozzo Gozzoli, nel quale sfilano in parata tutti i membri della più facoltosa, potente e peculiare famiglia toscana di sempre. Il Palazzo è passato di mano nel corso della storia ad un’altra nobile casata, quella dei Riccardi. Gusto personale o rimpianto del Rinascimento, a me le aggiunte postume non piacciono (eccezion fatta per la Biblioteca Riccardiana, altro gioiello), men che meno le baroccate e gli specchi di alcune sale.

 

IL MUSEO DEGLI INNOCENTI

Piazza della Santissima Annunziata, 13 – Firenze

Il museo è parte dell’Istituto degli Innocenti (già Spedale degli Innocenti), un’antica istituzione fiorentina per la cura e l’accudimento dei bambini orfani o abbandonati – gli “Innocenti” appunto. L’edificio è “Rinascimento” puro, progetto iniziale del Brunelleschi.

Il museo degli Innocenti - Tre musei per chi visita Firenze per la seconda volta
Il Museo degli Innocenti

Il museo si sviluppa lungo tre itinerari. Il primo è dedicato alla storia dell’Istituto: dalla sua fondazione fino al 1875, quando venne definitivamente chiusa la “Ruota” – l’aggeggio o gabbietta in cui venivano abbandonati i bambini orfani o rifiutati. Il secondo itinerario mostra la storia architettonica dell’edificio. Si attraversano i due cortili rinascimentali, il “Cortile degli uomini” (dove affacciavano le stanze dei bambini) e il “Cortile delle donne” (dove affacciavano le stanze delle bambine). L’ultimo itinerario è quello del museo vero e proprio. Qui si ammira la Madonna con bambino e Angelo di Botticelli e L’Adorazione dei Magi di Domenico Ghirlandaio, David Ghirlandaio e Bartolomeo di Giovanni.

Noi abbiamo partecipato ad una delle visite guidate, ed è un consiglio che diamo anche a voi: con la guida si riesce a comprendere fino in fondo l’importanza dell’Istituto per la storia di Firenze e anche la bellezza del museo.

Una perla nascosta del Museo? Quando avrete finito la vostra visita non andatevene subito. Salite le scale e andate a prendervi un caffè al Caffè del Verone. Si trova al terzo e ultimo piano, in quello che era l’antico stenditoio dell’Ospedale degli Innocenti, una grande loggia quattrocentesca affacciata sulla città. Da lì avrete una vista imperdibile!

Il Cortile degli Uomini all'interno del Museo degli Innocenti - Tre musei per chi visita Firenze per la seconda volta
Il Cortile degli Uomini – Un esempio perfetto di architettura rinascimentale
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Riassunto
Visitare Firenze una seconda volta: tre musei per chi torna in città
Titolo
Visitare Firenze una seconda volta: tre musei per chi torna in città
Descrizione
Tornare a Firenze! Tre musei di Firenze per chi conosce già la città: Palazzo Medici-Riccardi, Museo degli Innocenti, Museo di San Marco!
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La Patata in Giacchetta
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